Ginkgo

Ginkgo biloba

Il Ginkgo è una pianta originaria della Cina e del Giappone. Attualmente è  diffuso ovunque a scopo ornamentale. Resti fossili di questa pianta, trovati in giacimenti di carbone formatisi 150 milioni di anni fa, dimostrano che è la sola sopravvissuta di un gruppo di piante più antiche delle conifere. È una pianta longeva, resistente alle malattie e all’inquinamento; può arrivare ad un’altezza di 20-30 metri.

Le foglie che cadono in autunno (caduche), di colore verde-chiaro in Primavera ma giallo intenso in Autunno, sono inserite singolarmente o a ciuffi su corti rametti ed hanno una forma a ventaglio  a due lobi e nervature che partono tutte dal picciolo e raggiungono il margine.

La corteccia ha una fitta rete di scanalature: diventa fessurata da vecchia.

I fiori maschili e femminili crescono su alberi separati (pianta dioica).

I frutti carnosi, sono simili a delle prugne con un lungo picciolo; hanno un colore giallo-verdastro inizialmente e poi violaceo. Nel marcire emanano un odore nauseabondo ed è per questo motivo che nei giardini si coltivano soprattutto piante maschili.

CURIOSITÁ
Gli estratti delle foglie si sono rivelati un toccasana per la circolazione sanguigna e tutte le malattie ad essa legate.
Il significato del nome Ginkgo va ricercato molto probabilmente nella lingua cinese; «Gin Kuo» significa, infatti, “frutto d’argento”.
Il Ginkgo è una pianta preistorica,  passato indenne attraverso malattie, insetti, epidemie, glaciazioni e noi oggi lo vediamo come un tempo lo vedevano i dinosauri.

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